Ricostruzione dello “spettacolare” flop dei “figli d’arte” al Festival di Sanremo del 1989.

Il Festival nel 1989 (il 39esimo) è quello più noto per la partecipazione, addirittura biasimata, dei cosiddetti “figli d’arte” Marco Tognazzi, Daniel Quinn, Rosita Celentano e Paola Dominguin (nonostante il copione di Castellano e Pipolo), che fecero una figuraccia clamorosa, per fortuna a fronte di una spettacolare conduzione di Kay Sandvik e Ann Clare Matz da un Palabarilla esterno, con buona musica rock fuori concorso. I riconoscimenti furono molti ma l’esperienza non fu ripetuta. In questo Festival vince “Ti lascerò” cantata da Anna Oxa e Fausto Leali.

Il “flop” dei “figli d’arte” fu così clamoroso (in un certo senso “spettacolare”), perché di quelle proporzioni fu inimmaginabile. Nella fase immediatamente dopo, ci fu da parte della Stampa ma anche dei V piano dove alloggiavano gli uffici della Rete 1, la “caccia” a chi era stato l’indicatore. Cercai in varie maniere di farmelo dire da Fuscagni che ci aveva messo la faccia nel proporlo al DG (mi era impossibile chiederlo ad Agnes che aveva “benedetto” la proposta). Riuscii solo a farmi dire che fu la moglie (con velleità autorali) di un potente politico che, per debolezza nei confronti della consorte, si prestò a raccomandarla.

Immaginate il dialogo.

MOGLIE: “Caro, ho avuto un’idea per la conduzione del Festival… anche perché quelli della RAI non è che indovinino sempre il conduttore”.

POTENTE: (distratto… perché stava leggendo il giornale) “Ah si… dimmela…”.

MOGLIE: “Io incaricherei alcuni “figli d’arte” di personaggi molto cari al pubblico… pensa… Tognazzi, la Bosè, Dominguin, Celentano…”.

POTENTE: “… ma saranno in grado…?”

MOGLIE: “Con dei buoni autori ai testi…”

POTENTE: “Perché no…”

MOGLIE: (dopo una pausa, cercando l’attenzione del marito) “… ma io non sono in grado di parlare con il Direttore della Rete 1”

POTENTE: (solo allora si rese conto di essere in trappola) “… dovrei chiamarlo io?”

MOGLIE: “Si, caro, dicendo che è una mia idea”.

POTENTE: (non convinto) “… E’ la batteria? Mi chiami Carlo Fuscagni il direttore di Rai 1”

Fuscagni mi disse, a Festival concluso, che fu uno sbaglio ascoltare la proposta del “potente”. Era stato forte però il desiderio di fare un favore così curioso… “Corretti”, alla fine della favola, Fuscagni e Agnes che non fecero mai il nome… “per dire una volta, la correttezza…” .

In quell’edizione ci furono altre due occasioni di polemica.

Lo Sketch del Trio affidato a Tullio Solenghi che si presentò vestendo un tunica bianca con un REMO (di una barca) a parodiare il momento della creazione e quindi anche del Festival. L’Osservatore Romano si indigna…la comicità del Trio è stata “becera, stupida e triviale” (grandi risate in platea). C’è anche Beppe Grillo con un repertorio di fendenti accolto da 17 milioni di spettatori.