Mi ha fatto molto piacere ricevere queste parole in merito al libro “Samurai” da parte di Giorgio Gori, europarlamentare ed ex direttore delle reti Mediaset.

Quando un attestato di stima proviene da un professionista esperto e autorevole del mondo televisivo, della comunicazione, nonché del contesto politico, come Giorgio Gori significa che, sebbene lavorassimo per aziende diverse, ci si è fatti apprezzare per il proprio lavoro e di questo lo ringrazio molto.
Naturalmente estendo i suoi complimenti al bravissimo giornalista Andrea Scarpa, autore del libro “Samurai”.

Queste le belle parole che ho ricevuto da Giorgio Gori la scorsa primavera:

Caro Mario,
ho approfittato di questi giorni di vacanza per leggere il tuo libro. L’ho trovato piacevolissimo e di grande interesse, soprattutto per come racconti il mondo Rai degli anni in cui io, più giovane e più inesperto, stavo “dall’altra parte”! Ho pensato sia stata una grande fortuna, per i direttori che ti hanno avuto in squadra, poter contare su di te, e così per tanti artisti a cui hai offerto competenza e nervi saldi. Peccato non avere avuto l’occasione di lavorare insieme! Con stima e amicizia ti mando un abbraccio e i migliori auguri di una Pasqua serena.

Un breve profilo dell’attività professionale di Giorgio Gori prima della sua entrata in politica (da Wikipedia):

Nei primi mesi del 1984 Gori entra a Rete 4, allora del gruppo Arnoldo Mondadori Editore. Gori diventa assistente di Carlo Freccero, capo palinsesto della rete, e nell’estate dello stesso anno la rete passa alla Fininvest, all’interno della struttura programmazione. Nel 1988 diventa quindi direttore del palinsesto delle tre reti Fininvest, assieme a Roberto Giovalli.

Nel 1989 Gori sostituisce Giovalli e diviene responsabile dei palinsesti delle tre reti del gruppo Mediaset e nel giugno 1991 diventa direttore di Canale 5, il principale canale televisivo della Mediaset. Nel giugno 1997 passa alla guida di Italia 1, dove resta fino a marzo del 1999, per tornare qualche mese più tardi alla rete principale di Mediaset Canale 5, sempre in veste di direttore.

Nella primavera del 2001 Gori lascia Mediaset e fonda, con Ilaria Dallatana e Francesca Canetta, la casa di produzione televisiva Magnolia, specializzata in prodotti di intrattenimento e infotainment e che ha come scopo lo sviluppo di format originali per la televisione e per i media interattivi.

Nel 2007 la maggioranza di Magnolia viene acquisita da De Agostini e successivamente portata in dote alla controllata Zodiak Entertainment. Gori assume anche la responsabilità dell’intrattenimento per l’Europa e il Sud America. Magnolia cura diverse produzioni per la Rai, Mediaset, LA7 e Sky mettendo a segno numerosi successi televisivi, tra cui spiccano L’isola dei famosi, Piazzapulita, MasterChef Italia e L’eredità.

A novembre 2011 si dimette da presidente di Magnolia e Zodiak Media Group, mentre a settembre 2012 annuncia le dimissioni da qualsiasi incarico televisivo e la vendita di tutte le sue azioni della Zodiak, cedendo la sua quota di partecipazione, per entrare in politica.

Nella foto: Giorgio Gori nel 2012, in occasione della manifestazione “veDro – l’Italia al futuro”.


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